“Valore del team” – Pianigiani e Cuzzolin

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Riportiamo l’articolo dell’amico Andrea Etrari:

“Il CT della Nazionale Simone Pianigiani è stato il protagonista della conferenza stampa svoltasi presso la Falcoltà di Scienze Motorie dell’Università di Verona nell’ambito delle “giornate azzurre”. Oltre al coach azzurro sono intervenuti il preparatore fisico del Settore Squadre Nazionali Francesco Cuzzolin, il presidente del comitato provinciale FIP di Verona Roberto Leoni, il presidente del comitato regionale FIP Veneto Bruno Polon, il presidente del Collegio Didattico di Scienze Motorie Federico Schena e il presidente del Settore Giovanile, Minibasket e Scuola Eugenio Crotti.

Pianigiani, che nel pomeriggio ha tenuto assieme a Cuzzolin una lezione dal titolo “Il valore del team: dalla pallacanestro strategie oltre lo sport”, ha voluto spiegare il significato di queste giornate azzurre: «E’ importante e istruttivo girare l’Italia ed avere un contatto con la base del nostro movimento. Noi veniamo direttamente sul territorio non per imporre delle idee, ma per recepire e vedere quelli che sono i valori della base: vedere all’opera tante componenti del nostro movimento e avere un confronto che possa essere di stimolo reciproco. Il centro tecnico è nato per mettere assieme i migliori prospetti della regione perché, a differenza di una volta, a causa della crisi, non c’è più la società di vertice che si accaparra i più bravi». Il mondo dello sport e del basket è cambiato: «E’ così, ora bisogna essere performanti in maniera molto veloce, mettendo insieme gruppi di lavoro e gruppi di persone con formazione diverse e culture diverse. E’ necessaria sempre di più una competenza di tante persone per poter avere un programma di successo in tutti i campi. Nello sport è così: non puoi sopravvivere ad alto livello se non hai staff molto ampi e con competenze diffuse per poter curare i dettagli, per poter personalizzare la preparazione fisica, per preparare una squadra tatticamente contro gli avversari perché la tecnologia ha portato ad un’accelerazione di tutto questo».

Nel pomeriggio, presso il PalaGavagnin di Verona si sono allenate le selezioni regionali venete Under 14 e Under 15 agli ordini di Andrea Capobianco: «A livello giovanile in Italia siamo competitivi e riusciamo a tirar fuori qualche medaglia – ha proseguito Pianigiani – Il problema è che a 20 anni si rischia di disperdere tutto, nel senso che giocando una volta alla settimana e con la fisicità ridotta dei nostri campionati, si allarga la forbice con i coetanei europei che magari giocano già le coppe e che crescono con un’altra mentalità e cioè facendo continui viaggi, allenandosi il giorno prima e il giorno dopo della partita, avendo una cultura del recupero, del riposo e del prepararsi in tempi ristretti». Anche la taglia fisica non ci aiuta rispetto ad altri paesi europei: «Si, per i prossimi anni saremo indietro da questo punto di vista: come allenatori dobbiamo creare più giocatori, sempre migliori e di alto livello. La pallacanestro di livello europeo ora è un gradino sopra rispetto a noi, che non abbiamo esperienza internazionale: pochi tra i nostri giocatori fanno la differenza a livello europeo. Oggi si è ribaltato il concetto di Nazionale che non è più il punto di arrivo della carriera di un atleta che ha già dimostrato il suo valore anche internazionale con il club, ma un momento di formazione. Nelle ultime stagioni chi è stato chiamato in Nazionale non aveva esperienza internazionale, per cui dobbiamo ampliare l’attività della maglia azzurra e non parlo solo di Nazionale A, ma abbiamo costruito pure una Nazionale Sperimentale proprio per allargare questo bacino».

La parola è passata a Francesco Cuzzolin: «Vogliamo trasmettere il nostro modello di lavoro, cioè quello che applichiamo a tutte le nazionali azzurre perché crediamo che sia replicabile a tutti i livelli. Non dobbiamo mai perdere la voglia di crescere, di migliorare, di andare sempre un passo oltre i propri limiti. E’ giusto che ogni ragazzo che entra in palestra, sogni di arrivare in nazionale o di giocare nell’NBA: noi abbiamo la responsabilità di supportarlo fornendogli gli strumenti necessari per la sua crescita». Infine il “padrone di casa” Federico Schena: «E’ stata una giornata ricca e importantissima per gli studenti che hanno avuto l’opportunità di ascoltare i tecnici azzurri. Si è trattato di un momento che è andato ad arricchire il percorso accademico, apportando contributi scientifici e culturali di rilevante interesse nella formazione congiunta. Un traguardo raggiunto per la Facoltà di Scienze Motorie, che ha organizzato l’evento con entusiasmo e soddisfazione, vista anche la totale disponibilità data dai Docenti a partecipare e contribuire all’appuntamento».”

A questo noi aggiungiamo solo che lo staff CUS al completo ha assistito al Convegno e che il Direttore del Collegio didattico, Prof. Federico Schena, in occasione dei saluti e dei ringraziamenti, ha evidenziato la fattiva e proficua collaborazione che vi è in essere tra Facoltà di Scienze Motorie e CUS Verona – sezione basket, e tramite essa, anche con Scaligera Basket.
“Ancora una volta – ci commenta il responsabile CUS, Alberto Zanetti – una dimostrazione di affetto e di interesse che la Facoltà dimostra di avere verso il basket e verso la nostra attività.”

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