Esordienti, una domenica vincente (anche se sconfitti sul campo)

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L’importante è, davvero, partecipare?
… l’importante è vivere appieno lo sport, le emozioni che genera, la gioia delle vittorie, la tristezza delle sconfitte, sudare, faticare, vincere o provarci sempre, almeno … e poi, sognare!
Se questo è partecipare … l’importante è PARTECIPARE.
Quando si allenano i piccoli atleti, i futuri campioni, l’importante è allenare il loro futuro.
Una vittoria o una sconfitta hanno solo il valore di due punti in una classifica che verrà dimenticata nella giornata successiva! Ciò che resta, indelebile, sono i ricordi degli sguardi, delle parole del coach, di un urlo comune, del sorriso di un compagno!
Ciò che conta, dopo una vittoria o una sconfitta, è ritrovarsi in palestra, il giorno dopo, tutti assieme!
“Un grazie – ci dice Alberto Zanetti, coach della squadra Esordienti CUS Verona” a tutti noi … i ragazzi che ci mettono impegno e passione, ai coach che li spronano a fare sempre meglio, alle famiglie sempre pronte ad esserci … ad EsserCUS. Anche domenica, un’altra domenica passata in modo davvero davvero positivo. Il risultato (S.Pio Mantova / CUS Verona 73 – 19) è stata la ciliegina sulla torta!”
Ma come? Perdere di 50 punti può far esultare? “Certo! All’andata la squadra mantovana era venuta a Verona a batterci 120 a 31; 90 punti di scarto, che ci avevano lasciato tanto amaro in bocca – continua Zanetti – non tanto per la sconfitta ma per la gestione esageratamente agonistica degli avversari. Difesa a tutto campo per 40 minuti, senza alcuna concessione (una volta, ai miei tempi, quando l’obiettivo era far crescere il movimento e non ci si curava solo del proprio orticello, in caso di partite con ampio divario di punti, si proponevano soluzioni diverse – esempio difesa da metà campo, attacco senza palleggio, toccare tutti la palla in attacco ecc – che concedevano l’onore delle armi agli avversari più deboli, senza rinunciare alla costruzione della mentalità e dell’insegnamento dei fondamentali nella squadra più forte).”
“Sia in quella occasione – prosegue Zanetti – che nella partita di ritorno, domenica, ancora agonismo senza se e senza ma (anche sopra di 60 punti!) … ma alla fine, chi è uscito dal campo esultando, siamo stati noi. L’obiettivo era migliorare … obiettivo conquistato!”

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