Mi è strano farlo, ma dopo una moltitudine di articoli scritti per le nostre squadre giovanili, sento giunto il momento di dover dare spazio anche alla squadra dei “grandi” i FantastiCUS.
Un numeroso gruppo di “ragazzi” che comprende una complessa varietà di specie umana che va dal lavoratore, allo studente, allo sportivo, al fantasticazzista (?), tutti accomunati dalla gran voglia di rincorrere una palla rimbalzante e di fare canestro.
Ad oggi ormai giunti quasi a metà del campionato A1 Open CSI, la squadra naviga più o meno “silenziosa” a metà classifica e avendo ancora tutto un girone per dimostrare quella qualità e capacità viste finora in maniera altalenante.
Basti pensare alla partita contro i Campioni d’Italia, giocata per lungo tempo alla pari e poi solo nei minuti finali persa per una manciata di punti, così come contro la forte capolista, in testa fino a poco dalla fine e giocata alla pari. E così per altre ancora, sempre giocate contro i pronostici fino all’ultimo secondo e perse, forse per mancanza di “esperienza” o convinzione, e certamente per le scelte tecniche.
Anche nel torneo di Coppa CSI si procede scalando il tabellone essendo ancora imbattuti, in attesa di disputare le partite più importanti.
Ma c’è tutto un girone di ritorno per allenarsi e migliorare e per riprendersi magari qualche rivincita, che ci permetterebbe di migliorare la posizione in classifica ed aspirare a qualcosa di più importante.
Insomma una squadra strana, dalle forti potenzialità ancora non del tutto espresse, e che penso rispecchi fedelmente ciò che siamo NOI, noi squadra, noi società, noi tecnici e dirigenti nessuno escluso, una banda di ossessionati, malati e pazzi.
Ossessionati dal voler sempre migliorare e dare il proprio contributo, credendo fortemente nel progetto ed in quello che facciamo, chi direttamente sul campo con un pallone, chi dalla panchina e chi in mezzo ad un mare di carte o con un referto in mano.
Malati perché mossi da una passione senza logica, senza la quale nulla avrebbe senso, chi per un motivo chi per un altro e che fanno del nostro gruppo la vera forza.
Ed infine un pazzo. Un pazzo che in un caldo pomeriggio d’estate in una lunga telefonata s’inventa senza mezzi termini ed incertezze di affidarmi “la Squadra”, sostenendo logiche tecniche ed organizzative incomprensibili e senza senso, alle quali non si poteva controbattere. Quindi grazie, grazie della fiducia, ma soprattutto grazie a tutti i ragazzi veri FantastiCUS, per l’accoglienza e la normalità con cui l’avete fatto e per la disponibilità che in ogni allenamento mi dimostrate.
Avanti CUSsì.
pg
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