play&ground_cene pandori e brindisi non ci fermano

dav

play&ground CUS 89 – pgs 72

(30-17; 23-20; 22-21; 14-14)

 

La prima partita dopo le vacanze di Natale andrebbe giocata, per legge, a tressette dai capitani delle rispettive squadre. Il resto delle compagini a fare il tifo rumorosamente attorno al tavolino sistemato al centro del campo. Gli arbitri ad assicurarsi che i mazzi non siano segnati e che il pubblico non sbirci le carte del campione avversario. Invece si gioca, e per davvero, pur con più pandori in pancia che allenamenti nelle gambe.

Magra consolazione, l’unica peraltro a non essere ingrassata durante le feste, è che il male è comune e anche gli avversari del Pgs Santa Croce hanno gli stessi postumi gastrointestinali. Ma nonostante l’assenza di due membri del quintetto, il Pgs rimane la sorprendente neopromossa che fino a questa partita vantava un ottimo quarto posto, e che nella gara di andata si è arresa solamente a un canestro all’ultimo secondo. Una squadra pericolosa, dunque. Esperta, con almeno un paio di giocatori di categorie superiori e allenata con passione.

L’ottima risposta del Play&Ground Cus a tutte le difficoltà del caso è quasi troppo lussuosa per essere vera: una partenza concentrata, agonistica e cattiva come forse non si era ancora visto nel corso di questo campionato. Niente fronzoli, solo aggressività e fiducia in attacco, ripartenze veloci da rimbalzo o palla recuperata e, in generale, una concentrazione superiore rispetto a tante uscite del girone d’andata. Lo strappo arriva subito, incentivato dalla presenza sugli spalti di motivazioni inedite e metafisiche. È vero: entrano anche i tiri che non dovrebbero entrare. Ed è altrettanto vero: i cali di tensione in difesa ci sono ancora e sono troppi, anche se il bisogno di tenere il ritmo costantemente alto rischia sempre di andare a braccetto con i passaggi a vuoto difensivi. Ma il ringhio e la determinazione sono quelli giusti. La maturità e la prontezza nel fronteggiare il passaggio alla difesa a zona sono quelli giusti. L’acido lattico a fine partita è quello giusto. Avanti, dunque.

cippe

Amici