Riparte la seconda fase del campionato regionale u13 femminile e noi siamo pronti ai blocchi di partenza già dalle 8 del mattino, destinazione Mestre.
Il viaggio è il solito spensierato momento di goliardia, e per le nostre ragazze, come se non bastasse, l’euforia è aumentata dai festeggiamenti per il compleanno di Anita. Quindi via ai camuffamenti ed ai giochi di gruppo, dato che la nuova regola imposta da coach Alice stabilisce il divieto assoluto di uso di cellulari quando si sta in gruppo… che Dio l’abbia in gloria!!!!
Parcheggiamo in modo strategico e in perfetto orario e ci apprestiamo ad affrontare la forte e “grossa” squadra dello Junior San Marco, l’euforia lascia il posto all’impegno e si parte con una partita dai ritmi alti con buone giocate da entrambe le parti e le nostre ribattono colpo su colpo agli attacchi avversari. Arriviamo all’intervallo sotto di qualche punto causato più dai nostri errori che per i meriti dei nostri avversari, ma nulla di compromesso.
Il rientro in campo non è dei migliori, ai troppi errori al tiro e palle perse iniziamo a giocare dimenticando lo spirito di squadra e le nostre avversarie ci puniscono sistematicamente con contropiedi velocissimi ai quali non riusciamo ad opporci. Il divario aumenta, fino a quando dopo la minaccia del “niente torta se giocate così” come d’incanto le nostre ragazze sembrano ritrovare il giusto spirito. Nell’ultimo quarto ritroviamo il nostro gioco con ottimi contropiedi ed entrate eseguite con personalità da più di qualcuna, ma soprattutto in difesa torniamo a mordere e riusciamo a ricucire il divario.
A fine partita dopo i rituali e meritati complimenti alle nostre avversarie, tutte di corsa a sbranare la torta di compleanno come se non ci fosse un domani e a fare festa rinviando alla prossima partita la rivincita, e tutte a mettersi d’accordo sulla scelta dei giochi da fare durante il viaggio di ritorno.
Insomma lo spirito giusto per vivere insieme una giornata di basket, in allegria e compagnia, facendo errori ma certi di avere dato il massimo, sperando che la prossima vada meglio. Nulla di più di quanto lo sport ci deve insegnare.
pg