U16_ABBAIARE STANCA, MA LASCIA FELICI

Alzi la mano chi non vorrebbe essere un po’ diverso da sé stesso, migliore. Ecco cosa sono stati i nostri atleti under16 ieri mattina, contro i parigrado del forte, primo in classifica e a punteggio pieno, Est veronese. E ora ripercorrendo il film della partita, devono portare la stessa storia, ben giocata domenica, nelle successive sfide. A cominciare dalla prossima in programma sabato col Dossobuono, a chiudere l’anno e ad aprire le vacanze. In modo che quel film e quel regalo che ci hanno fatto – in primis al loro coach che tanto gli ha dato in quest’ultima giocata – diventi il loro modo di giocare normale; in modo da poter scalare un successivo gradino. Perché la pallacanestro è fatta di grandi uomini e piccoli dettagli, come la vita.
La seconda di ritorno con l’est veronese è stata una partita bella, divertente anche se fosse finita con la sconfitta del CUS Verona. Almeno quando ti impegni così tanto, se poi perdi fa meno male. Il ‘film’ ha lasciato immagini indelebili: un atleta al centro campo che veramente “abbaia” all’avversario, poi il raddoppio, talvolta in 3, le bellissime e note grida “chiuso-chiuso”, una sfuriata del coach, che non ha demolito il morale: si sa, can che abbaia non morde e can che abbaia e perché tiene tenacemente all’oggetto del suo abbaiare, al suo giocatore-osso che non lascerebbe mai in balia delle avversità, che se potesse plasmerebbe con le sue mani grandi da ex giocatore (dò sberle!).
Tanti falli, troppi, a nulla valevano le grida del coach: “mani in alto”! neanche fossimo in un western. In effetti il finale 80 a 75 arriva dopo l’extra-time, dopo una gestione per lo meno avventata dell’ultima palla, complice un tabellone che sembra quello optometrico dell’ottico: e lì che il nostro giocatore ha visto 7 secondi quando ne mancavano 17 e si è lanciato – giustamente – in una rapida penetrazione. Deve essere stato fatto un buon lavoro in difesa – che i tifosi sprovveduti come chi scrive non degnano di attenzione – con gli alti al rimbalzo anche se ancora qualche volta l’area avversaria – dove sempre gli sprovveduti tifosi guardano nella continua speranza di veder segnare il proprio pargolo – risulta troppo libera da maglie giallo blu quando i nostri portavano il tiro da fuori: e abbiamo almeno 2 cecchini che non si fanno mai pregare.
Roba tecnica, roba da allenamento, roba da smazzare – con severità e serietà – martedì, giovedì, venerdì che verranno.
Invece complimenti ragazzi, complimenti coach. Vi avevamo chiesto un est-ritorno che cancellasse il black out dell’andata. Avete mantenuto la promessa. Adesso resettate tutti i black out che potete. Abbaiare stanca, è un duro e serio mestiere, ma lascia felici.

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