“CUStodire i nostri sogni” … La Psicologia dello Sport e il rito dell’allenamento

gioco sport

La nostra rubrica “CUStoDIRE i nostri sogni” oggi ci porta a parlare di noi … di voi … dei nostri ragazzi.
Abbiamo chiesto al Ilaria, una nostra tesserata (gioca nella squadra CUSGhostbaskin) di parlarci dello sport … in periodo Covid19.
Ne è uscito un piccolo ma intenso racconto.
La lettura dello scritto vi occuperà 2 minuti … (ma speriamo che vi stimoli pensieri, per molto tempo di più).

CUS Verona Pallacanestro si adatta ad una dimensione diversa.

Lo Sport è un’attività speciale della vita: da una parte il nostro corpo esprime le sue potenzialità attraverso il movimento e dall’altra le nostre emozioni, come la competizione, la gioia e la tenacia si fanno sentire forti. Durante questa pratica ci si permette di manifestare parti di noi stessi che in contesti diversi non ci concediamo, basti pensare a quando urliamo, esultiamo, e ci sentiamo esplodere dall’emozione. Ci mettiamo in gioco diventando consapevoli dei nostri limiti e osservando i nostri progressi. Quest’attività è definibile come un microcosmo, con le sue dinamiche, le sue regole, le particolari relazioni che si creano. La pratica sportiva è anche gioco, e il gioco, a differenza di come si pensa comunemente, è un’attività seria, un’occasione di esplorazione e di apprendimento, un’opportunità per farsi conoscere e, perchè no? Anche per conoscersi.
Lo Sport è soprattutto Relazione. Si sente la voglia di stare insieme e si fa esperienza diretta del celebre proverbio: “l’unione fa la forza”. Durante l’allenamento e durante la partita aumentano sensibilmente sentimenti di disponibilità e attenzione verso i compagni, e la nostra identità si sente arricchita dal ruolo che occupiamo all’interno della squadra. Anche le emozioni che si provano sono estremamente contagiose. Le relazioni e le emozioni plasmano continuamente la nostra mente influenzando e modellando le strutture neurologiche sottostanti. Il cervello si sviluppa da questi innumerevoli momenti in cui ci si confronta con il compagno di squadra, con l’allenatore, con il responsabile o con il fisioterapista.
Ci troviamo nella condizione in cui lo Sport, al pari di molte altre attività del quotidiano, è stato messo in ginocchio dall’emergenza da Covid-19 ed ha posto un grande punto interrogativo sulla continuità della stagione sportiva. E’ stato richiesto a tutti gli atleti di interrompere il Gioco. La sospensione degli allenamenti prima, e l’improvvisa interruzione dei campionati poi, ha provocato sentimenti di frustrazione e sconforto in tutti gli sportivi. Ormai è appurato, però, che l’essere umano è un animale sociale e il CUS Verona Pallacanestro ha trovato il modo di adattarsi a questa nuova e inedita dimensione. Attraverso piattaforme informatiche è divenuto possibile seguire settimanalmente gli sportivi durante gli allenamenti a casa, e fare videochiamate di gruppo per non smettere di vivere le emozioni del campo e dello spogliatoio. Il rito dell’allenamento è stato sospeso solo parzialmente . Il mantenimento con il legame della squadra non è da ritenersi di secondaria importanza rispetto al mantenimento dell’identità sportiva. Per fare questo si possono indossare le divise, guardare video delle vittorie e dei momenti più salienti in campo o leggere articoli che parlano dei nostri campioni e dei nostri modelli sportivi. E’ inoltre consigliabile allenare gesti atletici anche da soli attraverso alcune tecniche di visualizzazione ricreando nella mente specifici momenti. Tali tecniche sono utili non solo ad esercitare la mente e il cervello ma aiutano a gestire l’ansia che possiamo provare in questo periodo.
Infondo cosa insegna lo Sport se non questo? Rispettare le regole che ci vengono date, adattarsi al cambiamento per vincere insieme, con grinta.

dott.sa Ilaria Bizzego
Psicologa
Psicoterapeuta

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