Lo abbiamo tenuto per ultimo, nella descrizione delle novità tecniche della imminente stagione CUS Verona Pallacanestro, perchè Federico Fiorini incarna la più eclatante iniziativa di miglioramento della qualità, che CUS propone per la stagione 2014/2015.
Federico Fiorini e CUS, un binomio già iniziato quest’anno, con la messa in pratica del Progetto: “Evoluzione Tecnica e Fisica del giovane giocatore di pallacanestro” che prevede per un migliaio di giovani atleti veneti, una sessione di test a cadenza annuale, per monitorarne lo sviluppo e proporre metodologie di allenamento specifico: “Un Progetto importante – ci segnala Fiorini – che darà, però, i primi frutti tra qualche anno; ora abbiamo i dati solo del primo anno; sarà bello tra due/tre stagioni poterne avere di confronto; solo allora ne avremo i benefici.”
Federico Fiorini, classe 1988, è laureato (a pieni voti e con Lode) a Scienze Motorie ed ora collabora con la Facoltà veronese come Consulente. “Proviene dal mondo dell’atletica – ci dice Alberto Zanetti, responsabile CUS basket – ma questo non inficia quello che potrà apportare alla nostra pallacanestro, anzi. La sua capacità di lettura e attenzione al movimento andranno al di là del semplice gesto cestistico (quelle sono competenze che hanno i nostri allenatori). Finalmente – prosegue Zanetti – possiamo mettere in opera la mia idea di basket e preparazione atletica per tutti. Non possiamo più permetterci di proporre basket a ragazzi e ragazze in fase di sviluppo fisico, senza una adeguata attenzione alla componente motoria. La responsabilità è tanta! Il nostro obiettivo è far crescere i nostri giocatori (ed anche i giocatori delle società che collaborano con noi) nel miglior modo possibile. L’idea è aiutare questi ragazzi a diventare atleti … se avranno la capacità di diventare giocatori di basket ad alti livelli, bene, ma l’importante è che vivano lo sport con serietà e disciplina, ma anche con lo spirito di un positivo e formativo impegno. Dico sempre che sarà bello anche se, uno di loro, tra qualche anno, cambiando sport, si sentirà dire dal mister di calcio o di pallavolo … ma tu giocavi a basket? … nel CUS? … urca che atleta che sei! Ecco, anche quello sarà per noi fonte di orgoglio.”
Federico Fiorini assume la Reponsabilità del Settore Atletico della Sezione pallacanestro; il suo impegno sarà quello di Preparatore Atletico sul campo, ma anche di coordinatore di un staff di Preparatori di Scienze Motorie, oltre che referente per la Facoltà del Programma Tirocini in CUS basket: “Seguiremo -ci dice – tutte le squadre CUS, sia in pre season, che durante la stagione. Novità esclusiva di CUS sarà che la preparazione atletica – ovviamente in forma mirata – sarà proposta ai tesserati CUS pallacanestro fin dal loro ingresso al Minibasket. L’attenzione del proprio corpo, la postura, l’equilibrio devono essere componenti essenziali per crescere bene. Inizieremo – ci spiega Fiorini – una educazione motoria già con i bimbi e bimbe di 6 anni, ed a salire con l’età, proporremo delle attività che indirizzino i giocatori verso una prevenzione agli infortuni ed un allungamento della carriera sportiva. Possiamo fare bene, perchè abbiamo spazi, tempi, competenze per poter lavorare con tranquillità e professionalità.”
Ecco dunque sviscerata la più importante novità del “nuovo” CUS.
Una iniziativa che vedrà beneficiati i tesserati CUS (con la serenità delle loro famiglie).
“Mi pongo spesso nei panni di un genitore – commenta Alberto Zanetti – perchè lo sono! A volte è preoccupante vedere come vengono proposti altri sport. Basta mister urlanti che aizzano i propri giocatori per cercare di vincere la coppa del nonno. CUS collabora e condivide obiettivi comuni con chi crede nel valore formativo dello sport, con chi pone l’accento sulla preparazione atletica, con chi investe nella formazione dei propri tecnici. CUS è il braccio sportivo dell’Università. CUS lavora in sinergia con la Facoltà di Scienze Motorie. CUS promuove la pallacanestro non la percorre per ottenerne risultati. CUS guarda al risultato della crescita del singolo atleta, non al posizionamento in classifica delle proprie squadre … Quando indosso i panni del genitore, vorrei che mio figlio potesse fare Sport cosi, con la ESSE maiuscola!”
